Salice Rosso, Salice Bianco e Salice Fragile

Salice Rosso, Salice Bianco e Salice Fragile

Il Salice rosso (Salix purpurea), a portamento cespuglioso, possiede foglie verdastre, aguzze e laceolate e rami rossastri, piccoli e sottili. Trova facile collocazione nelle aree umide, nelle paludi e nelle torbiere specialmente in Asia e in Europa centrale e meridionale.

Il Salice fragile (Salix fragilis) deriva il proprio nome dalla fragilità dei suoi rami cadenti e lunghi; altresì introdotto in America del Nord, è diffuso in Asia Minore, in Europa e nelle zone temperate della Siberia.

Il Salice Bianco (Salix alba) ha rami difficilmente spezzabili e raggiunge anche i venti metri di altezza. E' collocato per lo più nell'Asia temperata e in Europa sebbene sia stato portato fino in Australia e in America e sia stato introdotto anche in Africa.

Il retro delle foglie, o meglio la pagina inferiore, è coperta di peli che diventano di color argento quando sono mossi dal vento. Le foglie, dalle quali si è estratto l'acido salicilico, sono adoperate come rimedio contro febbre e reumatismi. Il Salice bianco ha corteccia amara e possiede caratteristiche simili a quelle del Salice fragile.

Non è longevo e dè originario dell'Africa settentrionale, dell'Asia e dell'Europa centrale. Vive per lo più in terreni alluvionali ed è alto tra i dieci e i venticinque metri di altezza. I salici più giovani presentano una corteccia grigia o verde mentre quelli più vecchi hanno un color grigio scuro.